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Immagine del redattoreSalvatore Rubino

Guardian bell vs Aquila dei Venti: due leggende bikers a confronto!

Vi capita mai, mentre siete in sella alle vostre moto, di pensare a quante storie custodisce ogni strada che avete percorso? Una di queste, forse la più famosa e conosciuta, è quella della Guardian Bell: la campanella che si lega alle Harley.

Ma non è l’unica.


•La leggenda della Guardian Bell•

Secondo la leggenda della Guardian Bell, tanto tempo fa, durante la vigilia di Natale, un vecchio biker percorreva una strada per raggiungere una città lontana. Portava con sé doni e desiderava arrivare al più presto per consegnarli ai bambini del luogo.

Passò per caso in un luogo infestato di spiriti malvagi, gli Evil Spirits of the Road. Appena sentirono arrivare la moto, si nascosero e fecero cadere il vecchio centauro che rimase intrappolato sotto la sua moto. Non sapendo cosa fare, il vecchio biker iniziò a lanciargli contro i giocattoli che trasportava, senza sortire alcun effetto: gli spiritelli continuavano ad avanzare verso di lui.

Disperato, prese una campanella e cominciò a suonarla, sperando che questo potesse spaventarli e disperderli.

Non lontano dal luogo in cui il vecchio biker era caduto nel tranello degli spiriti, una coppia di biker si era fermata per accamparsi dopo aver viaggiato tutto il giorno. Mentre, intorno al fuoco, si accingevano a consumare due meritate birre, sentirono il suono di una campanella e si chiesero se qualcuno non avesse bisogno di aiuto. Senza esitare, salirono in moto e raggiunsero il luogo dove il vecchio motociclista, bloccato sul ciglio della strada, tentava invano di difendersi dagli spiriti.

Il senso di fratellanza dei biker li spinse a intervenire senza pensarci due volte: cacciarono immediatamente via gli spiriti e aiutarono il biker che volle dimostrare la sua gratitudine con una ricompensa in denaro. I due motociclisti, però, rifiutarono e, alla fine, per ricordare il loro gesto altruistico, il vecchio decise di legare alle loro moto con dei lacci di pelle, affinché li proteggesse come loro avevano protetto lui. E siccome le legò in modo che fossero molto vicine al suolo, quasi a sfiorarlo, anche i folletti ne avrebbero sentito il suono, avrebbero saputo che quei biker erano protetti da altri fratelli e che si sarebbero dovuti tenere alla larga.


•La leggenda dell' Aquila dei Venti•

La seconda leggenda ha radici ben più profonde che affondano nella mitologia norrena, in quella greca, perfino nelle leggende indiane.

Il mito greco è, però, quello che più si avvicina ai biker, perché ha per protagonista un centauro.

I centauri erano abitatori dei boschi. Esseri selvaggi, avevano un corpo di cavallo e un tronco umano.

Violenti, guerrafondai e collerici, solo uno era diverso: si chiamava Chirone. Saggio e nobile d’animo, era il più giusto dei Centauri.

In una delle grotte sotto il monte Pelio, allevò e addestro dei e semidei, tra cui Achille, eroe della guerra di Troia. Da lui Achille imparò a cacciare, a suonare la cetra e a curare, perché Chirone sapeva guarire con le erbe.

Secondo una versione del mito, Teti, madre di Achille, era solita dare fuoco al figlio per metterne alla prova l’invincibilità e il vigore. Un giorno, però, per sbaglio bruciò il tallone destro, punto debole del figlio.

Chiamarono Chirone che glielo sostituì con quello del gigante Damiso.

Nel viaggio di ritorno, però, Chirone si perse a causa della forte nebbia. Chiese aiuto a Zeus, il suo fratellastro, ed egli mandò in soccorso un’enorme aquila con strane striature sul lato destro del volto.

Quest’aquila, con le sue possenti ali, diramò la nebbia e ricondusse Chirone a casa.

Cosa rappresenta l’Aquila dei Venti?

È libertà, ma è anche il controllo. Ecco perché è diventata consuetudine farsi fregio o regalare un oggetto tramandando il simbolo dell’Aquila dei Venti tra un Centauro Nobile ed un’altro che si appresta a mettersi su strada: le insidie sono tante e avere l’Aquila accanto a sé significa invocare una sorta di protezione dall’alto. Proprio come Chirone si rivolse a Zeus per ritrovare la sua strada.

Regalare l’Aquila dei Venti equivale ad augurare “buona strada” ai fratelli biker, solitamente quando si acquista una nuova moto, quando si deve intraprendere un lungo viaggio o semplicemente per augurarsi buona strada.



Il biker che viaggia e guarda la sua Aquila dei Venti sa di essere protetto dal suo potere mistico e sa che una parte del cuore del fratello biker o della persona che glielo ha regalato sarà sempre accanto a lui, nei suoi viaggi.


Oggi Wanderlust Garage tramanda questa leggenda attraverso servizi e prodotti dedicati ai biker.

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